Il viaggio come espressione personale
Il viaggio diventa sempre più una forma di auto-narrazione: i viaggiatori scelgono mete, esperienze e modalità di spostamento che rispecchiano chi sono e cosa vogliono comunicare. Non si tratta più di visitare luoghi, ma di costruire itinerari che riflettono passioni e identità personali.
Dalle esperienze “su misura” alla ricerca di autenticità, la tendenza è verso una personalizzazione radicale: chi viaggia desidera sentirsi protagonista, non spettatore. Anche la nostalgia gioca un ruolo importante, in quanto molti scelgono di rivivere momenti del passato, ricreare scatti familiari o riscoprire luoghi legati alla propria storia.
Allo stesso tempo, cresce l’interesse per viaggi condivisi in modo nuovo: partner recenti, colleghi o nuovi amici diventano compagni di scoperta per esperienze che testano affinità e connessioni.
Tutto questo significa ripensare l’offerta partendo dall’individuo: quindi, progettare itinerari che dialoghino con le passioni personali, creare percorsi tematici, offrire esperienze capaci di riflettere l’identità di chi parte.
Nuovi comportamenti di prenotazione e soggiorno
Il modo in cui le persone viaggiano sta cambiando tanto quanto le loro motivazioni. I dati mostrano un’evoluzione verso una maggiore flessibilità e curiosità esplorativa. Sempre più viaggiatori scelgono di diversificare il soggiorno — il cosiddetto hotel hopping — prenotando strutture di tipo diverso all’interno dello stesso viaggio, per vivere atmosfere e quartieri differenti.
Al contempo, crescono la destagionalizzazione, cioè il viaggio fuori stagione per trovare prezzi migliori e meno affollamento, e la ricerca di luoghi “unici”, non virali: sia per quanto riguarda le mete di viaggio, che per la scelta delle strutture turistiche, come edifici storici riconvertiti, sistemazioni sostenibili o design hotel che offrono esperienze personalizzate e memorabili. Anche fenomeni come il set-jetting (viaggi ispirati da film o serie TV) continuano ad affermarsi, soprattutto tra Millennials e Gen Z, che amano trasformare le emozioni dello schermo in esperienze reali.
In questo senso, trova spazio anche la tecnologia: se il 78% dei viaggiatori è aperto ai suggerimenti di viaggio che provengono dall’intelligenza artificiale, il 77% si rivela incuriosito dalle strutture robotizzate, o con assistenti umanoidi che puliscono o cucinano. Novità ancora all’orizzonte, certo, ma di cui tenere conto.
A prescindere da queste tecnologie a oggi poco diffuse, le altre tendenze implicano un ripensamento operativo: proporre formule di viaggio modulari, offrire combinazioni di alloggi e destinazioni flessibili, valorizzare la componente narrativa del viaggio.
Sostenibilità e responsabilità come leve di valore
L’abbiamo già anticipato in passato: la sensibilità verso la sostenibilità ambientale e sociale non è più una nicchia, ma un elemento strutturale della scelta di viaggio. Le nuove generazioni adottano sempre più comportamenti sostenibili nei viaggi e preferiscono operatori e destinazioni che adottano pratiche responsabili.
Anche le politiche territoriali incidono sui flussi turistici: le aree che investono in sostenibilità, tutela del paesaggio e mobilità dolce risultano più attrattive e competitive. Allo stesso tempo, cresce il desiderio di “viaggiare lentamente” — in treno, a piedi, o con mezzi alternativi — e di vivere esperienze locali autentiche che rispettino l’ambiente e le comunità ospitanti.
Quindi, occorre agire su tre livelli:
- progettuale, cioè operare scelte ambientali e sociali chiari;
- esperienziale, ovvero valorizzare le pratiche di turismo responsabile e le economie locali;
- comunicativo, raccontando in modo trasparente l’impatto positivo delle proprie scelte.
Insomma, essere sostenibili oggi è una leva competitiva e identitaria da cui non si può prescindere.
Quindi, che 2026 sarà?
Il 2026 si prospetta come un anno di evoluzione matura per il turismo: il viaggio sarà un concetto composito, fatto di racconto personale, connessione consapevole e scelte di valore.
Per la tua struttura turistica, la sfida — e l’opportunità — è quella di tradurre questi trend in esperienze che parlino al cuore del viaggiatore: personalizzate, flessibili, autentiche e sostenibili. Solo così il viaggio potrà davvero creare valore per il tuo ospite, e diventare allo stesso tempo riflesso del “sé” e forma di crescita condivisa.
Fonti: Booking.com, The Era of YOU: Travel Predictions 2026 - Expedia Group, Unpack ’26 - Hilton Worldwide, 2026 Trends Report - Explore Worldwide, Travel Trends 2026