In quest’ottica, quindi, lavorare sulla differenziazione delle camere è il primo passo per posizionarsi al meglio in un mercato di grande competitività.
Ma quali sono i criteri per riuscire a definire in modo ottimale le tipologie di camere da proporre nel tuo hotel?
Come definire le tipologie di camere
I criteri da seguire non si limitano alla capacità di accoglienza o alla dimensione delle camere: le differenze tra camere singole, doppie, matrimoniali sono chiare a tutti. Una distinzione meno scontata è invece quella relativa al tipo di persona che usufruirà della camera; oppure, quella sulla base dell’esperienza che il cliente si aspetta o delle sue esigenze.
Sotto questi aspetti possono esserci, ad esempio:
- camera superior, di solito più grande e dotata di alcuni extra, come un arredo di design, un ampio balcone o servizi wellness privati;
- camera familiare, cioè tripla o quadrupla, oppure due stanze comunicanti, adatte a ospitare una famiglia con tutte le sue esigenze;
- suite luna di miele, dall’atmosfera molto romantica, in genere include servizi aggiuntivi come benvenuto con frutta fresca e piccola pasticceria, bottiglia di vino o bouquet di fiori;
Introdurre una nuova tipologia di camera è una scelta che può essere legata al tipo di cliente che frequenta (o vorresti che frequentasse) il tuo hotel, o per far fronte a nuove esigenze di posizionamento o di vendita.
Scegliere il naming giusto e l’allineamento con le OTA
Non è raro che una struttura possa avere un numero elevato di tipologie di camere. Se questo è anche il tuo caso, diventa necessario aiutare il tuo futuro ospite a comprendere bene le differenze tra le varie soluzioni che compongono la tua offerta. Per riuscirci, è bene fare attenzione a due aspetti.
Il primo è il naming, ovvero il nome da dare a ogni diversa tipologia di camera. Dovresti scegliere dei nomi diretti, semplici, ma evocativi, che facciano riferimento alle caratteristiche salienti della camera. Ad esempio, se proponi camere superior o comfort, un cliente poco esperto potrebbe non afferrare al volo la differenza. Ma se le chiami “camera con vista giardino” o “suite vista lago” la differenza è concreta e immediata.
In questo senso, anche l’appeal dei nomi che scegli avrà la sua importanza: camera economy, ad esempio, permette di comprendere al volo la tipologia, ma attirerà probabilmente una fascia di clienti attenta al prezzo (basso): dovresti chiederti se è davvero quella che vuoi intercettare.
In secondo luogo, deve esserci coerenza. Se nel tuo sito proponi alcune tipologie di camere, il cliente dovrà ritrovare una forte corrispondenza nei nomi con quelle inserite su Booking (o su ogni altro portale OTA). Questo è possibile, ad esempio, riportando nel tuo sito una doppia nomenclatura; se hai dato il nome “Abete” a una camera, ma su Booking hai dovuto chiamarla “camera superior con vista”, riportare quest’ultima definizione anche sul tuo sito renderà immediatamente riconoscibile la camera per chi confronta i due canali. Questo vale soprattutto per chi può offrire con le proprie camere un’esperienza che si distingue, e non vuole rinunciare a valorizzare l’originalità della propria offerta.
A questo proposito, se il nome della tipologia è importante, le foto lo sono ancora di più: quando il tuo cliente apre la scheda di una camera su Booking, dovrebbe trovare l’esatta corrispondenza di foto che vede nel tuo sito (e nello stesso ordine); non, come spesso accade, delle foto mescolate di camere simili tra loro.
Inoltre, sempre a questo riguardo, ogni gallery dovrebbe illustrare i particolari (come, ad esempio, i colori diversi) che caratterizzano tutte le camere vendute sotto la stessa tipologia, in modo che il cliente non abbia sorprese al suo arrivo.
Creare le strategie di vendita per ogni tipologia: best practice di Revenuemarketing®
Una volta definita la tua offerta di camere, dovrai scegliere come vendere ogni tipologia. In questa fase ti sarà utile studiare e analizzare i dati di vendita, ma anche lo storico delle tue prenotazioni passate attraverso l’esperienza degli ospiti: quante volte hai occupato le tue suite tramite il tuo sito o prenotazione telefonica, quante invece tramite portali OTA? E in quali periodi dell’anno? A che prezzo?
Comprendere questi dati ti permette di scegliere, ad esempio, se inserire la tua suite su Booking, se renderla prenotabile sulle OTA solo in alcuni periodi oppure se scegliere di renderla prenotabile in esclusiva tramite il tuo sito. Tieni presente che questa fase di analisi dovrebbe essere fatta a monte di ogni strategia di vendita o di revisione/intervento sulla camera.
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